Il Fascicolo Sanitario Elettronico è una delle più grandi novità che l’Italia ha ambiziosamente approcciato nel proprio percorso di trasformazione digitale. Grazie a questo strumento, infatti, è possibile:
- Rendere più semplice l’accesso ai propri dati sanitari
- Velocizzare l’accesso, grazie alla possibilità di farlo da remoto
Un passo avanti fondamentale, dunque, tanto per i singoli cittadini quanto per l’intero sistema paese.
Cos’è il Fascicolo Sanitario Elettronico?
Il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) è uno strumento nazionale al quale hanno accesso i singoli sistemi sanitari regionali. La sanità è infatti organizzata in senso federale, così che ogni regione possa gestire da sé le proprie risorse e strutture: FSE è un asset comune al quale ogni Regione può attingere e che ognuna ha declinato sulla base delle proprie possibilità e necessità per fornire un fascicolo più o meno ricco ai cittadini.
Sta dunque ad ogni singola Regione stabilire la quantità ed il tipo di informazioni da inserire nel Fascicolo. Sta invece al singolo cittadino accedere al fascicolo stesso per poterne fruire in caso di necessità e la chiave di accesso a questo cassetto di documenti è quello codificato per il miglior rapporto possibile con la Pubblica Amministrazione: lo SPID.
Uno dei vantaggi più importanti del FSE sta nel fatto che ogni professionista che vi ha accesso dispone di un grande numero di informazioni immediate e accessibili, evitando di reiterare esami già fatti e potendo avere una ricostruzione clinica che va oltre il semplice racconto (giocoforza parziale e soggettivo) dell’assistito. I cittadini, inoltre, potranno evitare di recarsi dal medico con interi faldoni di informazioni conservate su carta e di impossibile lettura cumulativa: un passo avanti nella forma che diventa un grosso passo avanti nella sostanza, migliorando radicalmente la qualità del servizio offerto.
Chi può accedere al Fascicolo Sanitario Elettronico?
Al fascicolo possono accedere sia il cittadino direttamente interessato che professionisti sanitari e socio-sanitari debitamente autorizzati. Ogni singola autorizzazione può essere volta per volta concessa o revocata, potendo avere un controllo estremamente granulare sulla privacy (soprattutto per l’accesso a informazioni particolarmente delicate quali interruzioni di gravidanza, violenze sessuali, sieropositività, uso di sostanze stupefacenti o psicotrope, alcolismo o altro ancora).
Ogni assistito può visualizzare, in qualsiasi momento, quali soggetti abbiano avuto accesso al proprio Fascicolo Sanitario Elettronico: ciò consente di evitare ogni abuso e ogni violazione poiché ogni accesso alle informazioni risulta tracciato e trasparente, dunque deve essere chiaramente motivato.
L’accesso alle informazioni del fascicolo può avere importanza vitale nei casi di emergenza: poter accedere con rapidità ad informazioni sullo stato clinico del paziente può essere davvero questione di vita o di morte e gestire tali informazioni nel tempo con il proprio SPID significa costruire un asset fondamentale per la propria salute e il proprio percorso sanitario.
Cosa c’è nel Fascicolo Sanitario Elettronico?
La documentazione inserita nel FSE è rappresentata anzitutto da un nucleo minimo di informazioni costituita da:
- dati identificativi e amministrativi dell’assistito;
- referti;
- verbali pronto soccorso;
- lettere di dimissione;
- profilo sanitario sintetico;
- dossier farmaceutico;
- consenso o diniego alla donazione degli organi e tessuti.
Altro elemento inserito nel fascicolo è il “Profilo Sanitario Sintetico” (anche conosciuto come Patient Summary), descritto a sistema come un “documento redatto dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta” che “garantisce una continuità assistenziale e una migliore qualità di cura soprattutto in situazioni di emergenza o in mobilità”: grazie a queste informazioni, qualunque medico che debba intervenire ha la possibilità di visualizzare una summa della situazione sanitaria del paziente per poter agire in tempi rapidi con cognizione di causa e piena continuità rispetto al monitoraggio in corso. Questa descrizione contiene informazioni essenziali quali patologie rilevanti, diagnosi, allergie, terapie e altro ancora.
A queste informazioni fanno seguito elementi ulteriori di tipo integrativo, utili a rendere davvero completo un fascicolo che ambisce a contenere tutta la storia clinica di ogni singolo cittadino, affinché possa essere conservato sul cloud tutto ciò di cui possa aver bisogno per ricoveri, visite, cure, esami e qualunque altro servizio afferente alla propria salute:
- prescrizioni (specialistiche, farmaceutiche, ecc.);
- prenotazioni (specialistiche, di ricovero, ecc.);
- cartelle cliniche;
- bilanci di salute;
- assistenza domiciliare: scheda, programma e cartella clinico‐assistenziale;
- piani diagnostico‐terapeutici;
- assistenza residenziale e semiresidenziale: scheda multidimensionale di valutazione;
- erogazione farmaci;
- vaccinazioni;
- prestazioni di assistenza specialistica;
- prestazioni di emergenza urgenza (118 e pronto soccorso);
- prestazioni di assistenza ospedaliera in regime di ricovero;
- certificati medici;
- taccuino personale dell’assistito;
- relazioni relative alle prestazioni erogate dal servizio di continuità assistenziale;
- autocertificazioni;
- partecipazione a sperimentazioni cliniche;
- esenzioni;
- prestazioni di assistenza protesica;
- dati a supporto delle attività di telemonitoraggio;
- dati a supporto delle attività di gestione integrata dei percorsi diagnostico‐terapeutici;
- altri documenti rilevanti per i percorsi di cura dell’assistito.
Ogni fascicolo può infine contenere un “Taccuino del cittadino”, sul quale è il diretto interessato a poter aggiungere informazioni che ritiene interessanti a compendio di quanto già presente all’interno della documentazione caricata.
Accesso e deleghe
Per accedere al proprio Fascicolo Sanitario Elettronico occorre anzitutto possedere uno SPID
(clicca sul pulsante qui sotto per crearlo con noi)
cercare, quindi, l’offerta afferente alla propria regione di riferimento (https://www.fascicolosanitario.gov.it/it/fascicoli-regionali).
Ogni cittadino può inoltre delegare altre persone ad operare in propria vece per pagamento dei ticket, ritiro di referti e altro ancora. Può trattarsi di un figlio, un genitore, un congiunto o altra persona di fiducia: si tratta di condizioni importanti per poter avere un aiuto in un momento difficile, quando non si è in condizione di poter operare sul proprio account e quando un rapporto fiduciario con altra persona può essere di grande aiuto per poter espletare le pratiche necessarie all’interno di un percorso clinico.